Client Alert 30 mar. 2022

Una Strategia Europea per il Tessile Sostenibile

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Entro la fine del mese di marzo, la Commissione Europea concluderà i lavori iniziati nel 2020 relativi alla stesura di una “Strategia dell’Unione Europea per il tessile sostenibile”.

La Strategia Tessile si colloca all’interno di un più ampio processo volto ad assicurare la ripresa dell'industria tessile dalla crisi legata al COVID-19 e ai recenti eventi bellici tra Ucraina e Russa. La stessa mira a orientare gli investimenti verso l’innovazione e la ricerca e a migliorare la competitività, la sostenibilità e la coerenza del sistema produttivo , e la produzione e gestione delle materie prime secondarie.

Considerata la Vostra posizione strategica nel settore, alla luce di questo imminente intervento normativo, ci sentiamo in dovere di invitare i Clienti a prestare particolare attenzione ad una serie di tematiche che sono oggetto della Strategia Tessile:

  • Requisiti Minimi sulle Policy che Regolano Produzione. La Commissione introdurrà una specifica policy per i prodotti tessili sulla base di quanto previsto dalla Direttiva Ecodesign contenente i requisiti minimi (in termini di sostenibilità, materiali da utilizzare, riciclabilità, durata nel tempo, riparabilità, possibilità di riutilizzo) che i produttori dovranno rispettare per poter avere accesso al mercato europeo.
    La Commissione intende predisporre una serie di misure di controllo attraverso le quali eliminare dal mercato tutti i prodotti non conformi sia alle best practice consolidate sia rispetto a questi nuovi standard minimi;
  • Trasparenza e Tracciabilità. Tra i punti maggiormente a cuore della Commissione Europea vi è certamente l’obiettivo di garantire una totale tracciabilità dei prodotti sotto diversi profili: (i) ambientale, (ii) tutela dei diritti umani, (iii) corretta strutturazione del governo societario e (iv) impatto sociale, dando così atto ad una vera e propria campagna di incentivazione alla compliance ESG;
  • Responsabilità Estesa del Produttore – (“EPR – Extended Producer Responsibility”). La Strategia Tessile intende intervenire sui profili di responsabilità in capo ai produttori i quali saranno tenuti a intervenire (i) sulla gestione dei rifiuti tessili, (ii) sul loro smaltimento e (iii) sul controllo di ogni fase del riciclo dei prodotti, assicurandosi che le proprie attività rispettino gli standard minimi previsti in termini di percentuale di prodotti riciclati e riutilizzati.
  • Commercio dei Prodotti. La Commissione, facendo leva sugli accordi commerciali import/export sottoscritti dai Paesi Membri con paesi extra-UE, intende promuovere e favorire i produttori che, per tutta la filiera (dalla materia prima al prodotto finale), si avvalgano e intrattengono rapporti commerciali con partners che rispettano il quadro normativo in tema di sostenibilità della produzione, circolarità, innovazione e transizione ecologica.

A partire dal 1° gennaio 2022, l’Italia ha introdotto l’obbligo di raccogliere in modo differenziato i prodotti tessile. La stessa Camera dei Deputati, infatti, durante la seduta del 16 marzo 2022, è intervenuta sul tema dell’imminente Strategia Tessile Europea, evidenziando alcuni punti critici – come l’inadeguatezza della normativa italiana in tema di competitività del settore e di normativa green o l’eccessiva burocrazia che la caratterizza – chiedendo al governo di impegnarsi per il raggiungimento di alcuni obiettivi necessari per salvaguardare il settore tessile e della moda, quali:

  • prevedere maggiori incentivi al settore (sgravi fiscali per contenere l’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime) destinati in particolare a quelle aziende che introdurranno tecnologie, tecniche, servizi, processi e/o prodotti innovativi nella filiera in grado di creare reali miglioramenti in termini di riduzione dell’impatto ambientale e di contenimento dei consumi energetici;
  • la creazione di un Recycling Hub – un sistema integrato a livello nazionale per la gestione e il riciclo degli scarti di lavorazione (pre consumo e post consumo) e dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata della frazione tessile. Per quest’ultimo segmento l’obiettivo è quello di raggiungere il 100% di recupero del materiale tessile mediate una specifica linea di investimento da includersi nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) volta alla creazione dei Textile Hubs;
  • l’introduzione, tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023 di un Contributo Ambientale volto a sostenere il sistema dedicato alla gestione e allo smaltimento nonché riutilizzo dei materiali tessili;
  • promozione di politiche per la trasparenza e la tracciabilità delle filiere attraverso il coordinamento di strumenti quali, la BlockChain/Dlt e l’AI (intelligenza artificiale);
  • istituire impianti, pubblici o consortili, di trattamento delle acque reflue e dei fanghi di depurazione derivanti dai cicli di nobilitazione tessile, con l’introduzione delle tecnologie più avanzate per l’abbattimento dei carichi inquinanti;
  • supporto alla ricerca di nuove famiglie di prodotti chimici a ridotto impianto ambientale utilizzabili nei cicli di nobilitazione tessile favorendo la sottoscrizione da un lato di diverse certificazioni etiche ambientali e dall’altro di protocolli quali ad esempio il Rerstricted Substances List (RSL) e i protocolli Manufacturing Restricted Substances List (MRSL);
  • stanziare e finanziare il settore del Made in Italy al fine di renderlo tecnologicamente avanzato, improntato alla sostenibilità e al riciclo, favorendo politiche che puntino sui giovani e al consolidamento della posizione italiana nel mondo;
  • stanziare fondi dedicati alla prima settimana dalla moda italiana dedicata alla sostenibilità e all’innovazione sul modello della Sustainable Fashion Innovation Society;
  • potenziare il credito d’imposta per le attività di Ricerca e Sviluppo (R&S) relativamente al design e all’ideazione estetica, con l’innalzamento dell’aliquota prevista dall’attuale credito d’imposta e del massimale per un almeno un quinquennio;
  • riformulare il contenuto della riforma Patent Box al fine estendere la previsione di una super deduzione dei costi sostenuti per l’attività di ricerca e sviluppo ai marchi della moda e a tutte le aziende della filiera;
  • l’introduzione di un complesso di incentivi di varia natura di lungo periodo (5-10 anni) per favorire la rilocalizzazione in Italia degli impianti produttivi, quali:
    • finanziamenti agevolati o contributi a fondo perduto;
    • prevedere nel PNRR il rilancio del sistema moda italiano quale strumento di sviluppo dell’innovazione, della competitività e della transizione ecologica;
  • adottare un quadro normativo volto a favorire la creazione di scuole e programmi formativi professionalizzanti che includano i temi della sostenibilità e dell’innovazione responsabile con l’obiettivo di avvicinare i giovani lavoratori al settore;
  • visti i recenti incrementi dei prezzi delle materie prime dovuti al conflitto tra Russia e Ucraina, promuovere iniziative volte a favorire il reperimento delle materie prime anche al di fuori delle tradizionali linee di approvvigionamento sostenendo economicamente e finanziariamente le iniziative di Reshoring, la scelta, cioè, degli operatori del settore moda di affidarsi a mercati che garantiscano più alti livelli di tutela dei diritti dei lavoratori. Più nell’immediato al Governo è stato chiedo di intervenire prontamente di adottare opportune forme di sostegno e ristoro; e
  • intervenire con adeguate riforme strutturali e adeguati finanziamenti al fine di favore la digitalizzazione del settore, dal potenziamento dell’e-commerce che sempre più ricorre a sistemi totalmente digitalizzati di try on to buy, passando per la creazione e il sostegno agli show room virtuali che operano con i sistemi di Realtà Aumentata fino ad arrivare al Customer Relationship Management (CRM).

Il nostro Studio è disponibile a guidarVi nell’applicazione del complesso di norme nazionali ed europee applicabili al Vostro business.

Curtis e i suoi consulenti, possono fornirVi supporto al fine di, inter alia:

  • aiutarvi nell’identificare la forma di sostegno finanziario più in linea con le vostre esigenze con il vostro business;
  • predisporre, completare e gestire la documentazione necessaria per poter per poter usufruire di tutti gli incentivi di varia natura che, di volta in volta, verranno introdotti, nonchè supportarvi nei rapporti con le autorità competenti;
  • rivedere i contratti esistenti e futuri al fine di prevedere clausole che comportino anche in capo alle controparti l’obbligo di conformarsi agli obiettivi della Strategia Tessile;
  • aiutarvi nell’adattare i contratti in essere alle previsioni della Strategia Tessile; e
  • fornire una completa due diligence circa la vostra ESG compliance in particolare in materia di trasparenza della Vostra filiera.

Restiamo a Vostra disposizione per fornirvi ogni chiarimento riteniate necessario e per approfondire con Voi tutti i temi ivi esposti.

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